カピトリーノ美術館(新宮殿) Palazzo Nuovo
中庭 Cortile
河の神『マルフォリオ』Oceano “Marforio”
I-II 世紀頃。大理石 242 cm
ローマの chiesa di S. Pietro in Carcere 近くから出土。市民は政治批判を書いてこの像に貼り付けることができた、物言う像のひとつ。
Dati di acquisizione: In Campidoglio dal 1644
"Satiro Della Valle”
Scultura Da originale di età ellenistica Marmo cm 279
Provenienza: Da Roma, pressi del Teatro di Pompeo in Campo Marzio (カンポティフィオーリ周辺)
Dati di acquisizione: Collezione Della Valle, poi Collezione Albani
アトリウム Atrio
ミネルヴァ神 Statua di Minerva
紀元前2世紀の大理石像。16世紀にカンピドリオ広場のセナトリオ宮殿の階段下に置かれていたミネルバ神の像を美術館に所蔵。3m以上の高さがある。紀元前5世紀頃のアテネ神の像の影響があると思われます。
↓まだ調べていないライオン像
エジプトの部屋 Sala Egizia
鷹 Sparviero
紀元前4世紀後半
Granito nero
cm 57
Cinocefalo
紀元前359-341年頃
Granito grigio cm 105
Provenienza: Da Roma, Campo Marzio - Via del Beato Angelico (1883)
アメンエムハト2世のスフィンクス Sfinge del faraone Amasis II (手前)
Scultura VI secolo a.C. Basanite cm 90
Provenienza: Da Roma, Campo Marzio - Via del Beato Angelico (1883)
スフィンクス Sfinge (奥)
Scultura Tarda età tolemaica - prima età imperiale
Granito roseo di Assuan cm 59
Provenienza: Da Roma, Campo Marzio - Via di S. Ignazio (1856)
ヴィーナスの個室 Gabinetto della Venere
カピトリーノのヴィーナス Statua della “Venere Capitolina”
紀元2世紀頃。ギリシャのパロス島の珍しい大理石(Marmo pario)で作られた可能性がある。オリジナルは紀元前4世紀の最も有名なアッティカの彫刻家、プラクシテレス(Prassitele)作のヘレニズム期のギリシャ彫刻の影響がある。ヴィーナスの羞恥心を示した有名なポーズで、コピーも多数ある。 現在はカピトリーノ美術館に収蔵。 ナツィオナーレ通りにある、サン・ヴィターレ聖堂(Basilica di San Vitale)にて1667-1670年頃に出土。
Dati di acquisizione: Dono di Benedetto XIV (1752)
ギャラリー Galleria
蛇を絞める若きヘラクレス Fanciullo raffigurato come Ercole che strozza i serpenti
紀元2世紀。大理石。Dati di acquisizione: Collezione Albani
この勇敢な子供は若きカラカラ帝か、マルクス・アウレリウス・アントニヌス(Marco Aurelio)の息子(Annio Vero)だと言われている。
Statua di Ercole, restaurato come uccisore dell'Idra di Lerna
Da originale del primo ellenismo. Restauro moderno di Alessandro Algardi (XVII secolo) 大理石
Provenienza: Da Roma, Via Nomentana - S. Agnese
Dati di acquisizione: Collezione Verospi-Vitelleschi - Dono di Clemente XII (1738)
La scultura fu rinvenuta durante il rifacimento della chiesa di Sant'Agnese e sottoposta ad un integrale restauro ad opera dello scultore Alessandro Algardi (1602-1654), che probabilmente modificò l'iconografia antica dell'Eracle che doma la cerva cerinite, anziché quella dell'Eracle e l'Idra. L'opera è comunque una rielaborazione romana, datata da molti nell'ambito del II secolo d.C., di una creazione greca attribuita a Lisippo (IV secolo a.C.) che, secondo le fonti, scolpì le imprese di Eracle.
弓を張るエロス Statua di Eros che incorda l'arco
古代ギリシャの彫刻家リュシッポス(Lisippo)の作品のローマの複製。大理石
Dati di acquisizione: Già a Villa d'Este. Dono di Benedetto XIV (1753)
Statua di Leda con il cigno
Dall’originale dello scultore Timotheos (360 a.C.)
Marmo
Dati di acquisizione: Collezione Albani
Viene denominato anche "tipo di Sosikles" dalla firma apposta su questa importante replica. Generalmente attribuita a Policleto, la statua, di dimensioni di poco maggiori del vero, è appartenuta alla Collezione Albani. Integrata dal Napolioni, maestro del Cavaceppi, presenta il braccio destro sollevato, forse in origine brandente la lancia sulla quale la figura era in appoggio.
La testa è volta verso la gamba destra, mentre il braccio sinistro solleva il lembo del panneggio dal quale emerge la ferita
Statua di “Vecchia ebbra”
オリジナルはヘレニズムの影響がある大理石像。
Provenienza: Da Roma, Via Nomentana - S. Agnese (1620)
Dati di acquisizione: Collezione Verospi-Vitelleschi, poi Collezione Ottoboni
鳩の部屋 Sala delle Colombe
『水を飲む鳩』Mosaico delle Colombe
モザイク、はめ込み細工(Intarsio)
Da un originale pergameno 紀元前2世紀
Sososの作だと言われている。
Provenienza: Da Tivoli, Villa Adriana (1737) Dati di acquisizione: Dono di Clemente XIII
Mosaico con maschere sceniche
モザイク、はめ込み細工(Intarsio)紀元2世紀 アドリアーノの頃
アヴェンティーノ - Terme Deciane から出土(?)
Dati di acquisizione: Dono di Leone XII (1824)
このモザイクは、1824年にローマ教皇 Leone XII (1823-1829)が買った、ぶどう園 Vigna dei Gesuiti sull'Aventino、サンタ・プリスカ教会(Chiesa di Santa Prisca)付近、ローマ皇帝Traiano Decio (249-251 d.C.)が作った温泉施設があった場所から見つかった。
男性と女性のマスクとフルートのモザイク。コメディー劇用のマスクだったと思われる。
Statua di fanciulla con colomba
Da originale ellenistico del III-II secolo a.C.
Marmo
Dati di acquisizione: Collezione Albani
La statua, posta al centro, rappresenta una fanciulla che protegge una colomba dall'assalto di un serpente, riparandola nella piega del mantello che copre la lunga tunica. Il serpente è il prodotto di un restauro moderno. Si tratta di una copia romanda da un originale ellenistico, età durante la quale si sviluppa l'attenzione per gli aspetti della vita quotidiana, indagata in tutte le sue forme.
Tipica è la rappresentazione dei bambini, spesso colti nel giuoco, come in questa scultura. In particolare il motivo figurativo della fanciulla con colomba trova un possibile antecedente nei rilievi delle stele funerarie greche del V e del VI secolo a.C.
大部屋 Salone
狩人の像 Statua di cacciatore
(写真の真ん中)紀元3世紀 大理石
Provenienza: Da Roma, pressi di Porta Latina (1747)
Dati di acquisizione: Dono di Benedetto XIV
Statua di Centauro giovane firmata da Aristeas e Papias
Età adrianea (117-138 d.C.)
Marmo bigio morato
Provenienza: Da Tivoli, Villa Adriana (1736)
Poste al centro della sala, le due statue furono rinvenute nella Villa Adriana a Tivoli negli scavi del cardinale Furietti e acquistate per il Museo Capitolino da Clemente XIII nel 1765. Le sculture, in marmo bigio morato, sono firmate da Aristeas e Papias, artisti di Afrodisia, città dell'Asia Minore, sede di una scuola di abili copisti di opere greche, alcuni dei quali, negli ultimi decenni del I secolo d.C., si trasferirono a Roma, dove la munificenza degli imperatori e dei privati poteva fornire loro un lavoro continuo e ben retribuito.
All'epoca di Adriano (II secolo d.C.) risale il maggior numero di sculture conosciute tra cui i Centauri dei Capitolini. Si tratta di statue molto celebri per la maestria della lavorazione e per la rarità del materiale, un marmo pregiato che si estraeva dalle cave del promontorio di Capo Tenaro in Laconia. Particolari anatomici e differenziazione della resa dei tratti del volto concorrono a differenziare l'età e i sentimenti dei Centauri: il giovane è allegro e gioioso, il vecchio stanco e sofferente. Evidente è la ricerca di effetti metallici nella resa delle chiome, della barba e delle code, da sui si presume la derivazione da originali in bronze.
Sala del Fauno
Fauno in marmo rosso antico
II secolo d.C. - Da un originale del tardo ellenismo
Marmo rosso antico
Provenienza: Da Tivoli, Villa Adriana (1736)
Dati di acquisizione: Dono di Benedetto XIV (1746)
La scultura fu rinvenuta nel 1736. Il delicato e laborioso lavoro di restauro fu affidato a Clemente Bianchi e a Bartolomeo Cavaceppi. Numerose aggiunte in marmo rosso granato, con evidenti venature grigiastre, non hanno modificato particolarmente la struttura o l'immagine antiche. La scultura destò l'ammirazione dei viaggiatori e dei catalogatori del museo fin dal 1746, quando fu acquistata per le collezioni capitoline. La figura è in appoggio sulla gamba destra, mentre la sinistra, conforme all'originale, è avanzata e mostra il piede ruotato verso l'esterno, a indicare il ritmo della danza. L'idea del movimento è trasmessa sia dalla leggera rotazione verso destra, sia dalla muscolatura che presenta masse molto contratte lungo la schiena e nei glutei, posti su piani obliqui, al centro dei quali è inserita una coda a ciuffi poggiata sulla natica sinistra. La parte alta del torso, caratterizzata dalla presenze della nebris (pelle di cerbiatto) annodata sulla spalla destra, ha masse muscolari ben delineate con digitalizzazione delle costole.
Il volto, incorniciato da lunghe basette separate in ciocche, ha zigomi sporgenti, bocca semiaperta in un sorriso che lascia visibile la corona dei denti. Le cavità orbitali, vuote, probabilmente dovevano essere riempite con inserimento di metalli i pietre dure. I fauni avevano, tra le proprietà, quella di fecondare le greggi e di difendere dagli assalti dei lupi e venivano associati all'idea di abbondanza dei raccolti, essendo, in molti casi, rappresentati con ricche cornucopie. Queste creature, messe in connessione con il culto di Dioniso, erano probabilmente parte del corteo del dio e sono raffigurare in stato di ebbrezza, in atto di danzare, secondo l'iconografia del "buontempone" e del "beone" compagno di Dioniso, più vicina all'immagine umana e ben distaccata dalle lontane origini demoniache. Questo tipo di immagine fu probabilmente utilizzata in contesti decorativi di horti, proprio in coincidenza con l'esaltazione dei motivi bucolici, e si diffuse in sculture di età romana che riprendevano temi del maturo ellenismo, del tardo II secolo a.C.
グラディエーターの部屋 Sala del Gladiatore
『瀕死のガリア人』Statua del “Galata Capitolino”
ペルガモン王のアッタロ1世がガリア人を倒した記念に制作された、ギリシャ彫刻をモデルにした紀元前3世紀の大理石作品。戦いに敗れたガリア人が死にゆく様をリアルに表現している。サッルスティウス庭園 (holti Sallustiani)から出土。
ルドヴィジ家のコレクションだったのものを1734年に収蔵。ルドヴィジ家の庭園内である、Horti antichi di Cesare(サッルスティウス庭園 (holti Sallustiani)エリア内)から出土された可能性が高い。
アマゾン Statua di Amazzone ferita
女兵士
Da un originale di Fidia. Testa: replica di quella dell'Amazzone di Policleto
Marmo
Dati di acquisizione: Già a Villa d'Este
La scultura è generalmente identificata con il tipo della Amazzone ferita che si fa risalire al modello scolpito da Fidia, il quale avrebbe ripreso il tema dell'Amazzone vinta, caro alla cultura ateniese del V secolo a.C.. Il gusto delicato e luministico del panneggio avvicina questo tipo alle Amazzoni rappresentate nel fregio del Partenone. L'appoggio è sulla gamba destra, e anche il braccio destro è sollevato a trattenere l'arco. La statua proviene da Villa d'Este (in antico facente parte del perimetro della Villa Adriana) e fu donata da Papa Benedetto XIV nel 1753. La comprensione del tipo è resa molto difficile dai consistenti restauri, quasi una ripresa totale del mtoivo dell'Amazzone ferita, operati dallo scultore Bartolomeo Cavaceppi, al quale si deve un gran numero di interpolazioni settecentesche.
『エロスとプシュケ』Statua di Amore e Psiche
紀元前2世紀。大理石。ギリシャ神話が題材となったこの作品はたくさんのコピーを生み出した。
アヴェンティーノのchiesa di S. Balbina教会近くから出土。
『休むサテュロス像』Statua di Satiro in riposo
130年頃 ハドリアヌス帝の時代 白大理石
紀元前4世紀の最も有名なアッティカの彫刻家、アテナイのプラクシテレス作品の複製
ティボリのヴィッラ・デステに置かれていた。
ガチョウを絞める子供
Sala degli Imperatori
トラヤヌス亭の胸像 Ritratto di Traiano
98-117 d.C.
Marmo Dati di acquisizione: Collezione Albani
参考
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